Lydia E. Hall
Nonostante Lydia Hall nel corso della propria esistenza abbia ottenuto numerosi diplomi di specializzazione e svolto la propria attività in campi disparati, dall'insegnamento al nursing di sanità pubblica a quello cardiologico e a quello pediatrico, il suo nome resta indissolubilmente legato allo sviluppo del Centro Loeb, di cui la Hall fu direttore amministrativo dall'apertura fino alla sua morte avvenuta nel febbraio del 1969.
Situato presso l'ospedale Montefiore di New York, il Centro Loeb per il nursing si occupa principalmente della riabilitazione di pazienti adulti che hanno superato la stadio acuto della malattia.
Opere
Numerose pubblicazioni su riviste specializzate.
La teoria infermieristica di Lydia Hall
La teoria infermieristica della Hall verte principalmente su tre concetti:
Care, ossia l'assistenza infermieristica volta a rispondere ai bisogni primari della persona: nutrirsi, lavarsi, vestirsi, nel cui svolgimento l'infermiera professionista è completamente indipendente dagli altri operatori sanitari. Durante l'assistenza primaria si crea un rapporto di fiducia e di conoscenza fra l'infermiera e la persona malata;
Core, ossia anima o fulcro, il lavoro psicologico, cioè, che l'infermiera in sinergia con altri specialisti svolge con la collaborazione attiva del paziente, che viene stimolato alla riflessione e al cambiamento delle proprie convinzioni e dei propri atteggiamenti;
Cure, ossia l'attività di cura che l'infermiera svolge in collaborazione col medico: somministrare la terapia, fare iniezioni, ecc.
La Hall è influenzata nell'elaborazione del suo modello infermieristico dalle teorie dello psicologo Carl Rogers, fautore di una psicoterapia non direttiva, centrata sul cliente. Alla persona malata la Hall riconosce motivazione a guarire e ad apprendere nuovi comportamenti più adattivi e soddisfacenti. L'infermiera funge da specchio per il paziente, che è stimolato a riflettere su se stesso e ad affrontare e risolvere i suoi problemi.
Secondo la Hall il bisogno delle persone di cure infermieristiche qualificate aumenta man mano che diminuisce il bisogno di cure mediche. La Hall insiste nella necessità che il nursing di base non venga delegato a personale non qualificato, ma rimanga prerogativa delle infermiere diplomate, le uniche in grado, a suo avviso, di fornire un'assistenza professionale ed efficace.
I risultati che la Hall ottenne nel suo Centro nella cura degli ammalati furono lusinghieri, sia in termini di efficacia che di diminuzione della durata delle degenze.
I limiti della sua teoria vanno ricercati nella scarsa possibilità di estenderla a campi come la prevenzione, la pediatria e l'assistenza a pazienti non responsivi.