OSSERVAZIONE DEL PAZIENTE

Uno dei comportamenti principali dell’operatore socio sanitario è quello di tenere sotto controllo lo stato generale del paziente. E' necessario a tal fine valutare e osservare il paziente attraverso non solo la vista. Bisogna valutare opportunamente i segni e i sintomi facilmente riscontrabili attraverso un’attenta osservazione della persona.

L’OSS deve possedere un'adeguata preparazione di base ed una buona esperienza in modo da poter selezionare e rilevare tutti quei segni che consentono di verificare efficacemente l’effettivo stato di salute del malato. Attraverso la vista possiamo osservare la cute e le sue alterazioni di colore, generalmente rosee; essa si può presentare tesa e lucida nel caso di edemi per ristagno di liquidi, sudata per la febbre, ulcerata per le lesioni da decubito, secca-asciutta per disidratazione oppure può presentare segni dovuti a infiammazione, eczemi, prurito per dermatiti. Il colore della cute può apparire rossa per cianotico, pallida giallastra, itterica, a seconda che si siano manifestati stati di febbre o di ipertensione. Vi può essere anemia, patologie del pancreas, del fegato.
Un’altra verifica importante nell’osservazione del malato consiste nell’appurarne lo stato di coscienza specialmente di fronte a pazienti neurochirurgici, traumatizzati della colonna vertebrale; l’ammalato può non essere vigile e cosciente (incidente stradale), può presentare la propensione ad addormentarsi facilmente, oppure la tendenza ad entrare in coma che in rapporto all’intensità può portare ad un abbandono di tutti i riflessi fino a raggiungere un coma irreversibile.
E’ certo che i controlli relativi allo stato psichico sono importanti a seconda dei casi: il paziente può apparire depresso, angosciato, disperato oppure ingiustificatamente euforico, dando luogo ad una serie di alterazioni psichiche che meritano di essere valutate soprattutto negli ammalati gravi o che credono di esserlo e nei pazienti in procinto di essere operati.