Sequenza delle attività
Immediato post-operatorio
Il paziente, al termine dell’intervento chirurgico, viene valutato dal medico anestesista e trasferito, ad opera degli infermieri e/o degli OSS, nella pre-sala operatoria.
In tale zona il paziente sosta, sotto l’osservazione dell’infermiere e la responsabilità del medico anestesista, fino al termine dell’effetto dell’anestetico ed il risveglio.
Il medico anestesista, sulla base della valutazione dei parametri vitali e dell’andamento delle condizioni generali, decide se inviare il paziente in reparto o in sala risveglio per il proseguimento dell’osservazione.
Le rilevazioni dei parametri vitali vengono riportare sulla documentazione clinica del paziente da parte dell’anestesista.
Permanenza in zona risveglio
Qualora il medico anestesista abbia dato indicazione alla permanenza in zona risveglio, il paziente vi permane per un tempo variabile a seconda dell’andamento dei parametri vitali, sotto l’osservazione e la responsabilità del medico anestesista, dell’infermiere e dell’OSS, ciascuno per la parte di competenza.
Le rilevazioni dei parametri vitali vengono riportare sulla documentazione clinica del paziente da parte sia dell’anestesista sia degli altri operatori. Se le condizioni del paziente sono stabilizzate il medico anestesista invia il paziente in reparto; in caso contrario valuta l’opportunità di trasferirlo in Area critica o in una struttura esterna di rianimazione.
Nel primo caso l’informazione viene trasferita all’infermiere, che predispone per l’accompagnamento e lo effettua ;nel secondo caso l’anestesista in prima persona prende contatti con l’Area critica o con la struttura esterna.
Trasporto
Verso il reparto
L’infermiere cui l’anestesista ha comunicato il parere favorevole per il ritorno in reparto contatta l’OSS addetto ai trasporti attraverso il telefono Dect di cui è munito
Quindi accompagna il paziente al passamalati, con l’ausilio del restante personale interno del reparto operatorio, e lo affida all’OSS, insieme alla documentazione clinica.
Nel caso in cui il paziente abbia avuto delle complicanze durante l’anestesia l’infermiere che contatta l’OSS del trasporto lo accompagna durante il trasporto fino all’arrivo in reparto. Tale operatore è autorizzato ad allontanarsi dal blocco con la divisa pulita e deve cambiarsi al rientro nel blocco.
Durante il trasporto l’OSS, o l’infermiere se presente, tengono sotto controllo continuamente le condizioni del paziente, osservando eventuali segni di alterazione.
In particolare devono:
valutare lo stato di coscienza, ponendo al paziente domande semplici
se il paziente risponde senza difficoltà o dopo varie sollecitazioni continua il trasporto, ma segnala l’eventuale confusione all’infermiere cui affida il paziente in reparto
se il paziente non risponde:
se è vicino al blocco operatorio torna indietro, avvisando la sala operatoria;
se è distante si reca al reparto piu’ vicino e contatta l’anestesista di guardia
valutare il respiro
se il paziente è eupnoico continua il trasporto
se il paziente è dispnoico o in apnea:
se è vicino al blocco operatorio torna indietro, avvisando la sala operatoria;
se è distante si reca al reparto piu’ vicino e contatta l’anestesista di guardia
comunque nel frattempo
se il paziente è dispnoico solleva la testiera della barella
se il paziente è in apnea lo mette in posizione supina
se necessario
inizia BLS
valutare il colorito: se il paziente diventa cianotico:
se è vicino al blocco operatorio torna indietro, avvisando la sala operatoria;
se è distante contatta l’anestesista di guardia
valutare l’accesso venoso: se si riduce la velocità di infusione:
verifica il posizionamento dell’arto incannulato;
riferisce all’infermiere all’arrivo
valutare lo stato emotivo del paziente, se sono presenti ansia panico, dolore:
tranquillizza il paziente, gli parla;
riferisce all’infermiere all’arrivo.
Verso l'area critica
L’infermiere cui l’anestesista comunica di trasferire il paziente in Area Critica contatta telefonicamente l’OSS del trasporto.
L’anestesista valuta la necessità di fare accompagnare il paziente anche da un medico e, se non può staccarsi lui stesso per motivi organizzativi legati all’attività del blocco operatorio, contatta l’anestesista di guardia, cui comunica di raggiungere il blocco operatorio e trasferisce le informazioni cliniche sul paziente.
L’infermiere accompagna il paziente al passamalati, con l’ausilio del restante personale interno del blocco operatorio, e lo affida all’OSS ed all’anestesista. Quindi li raggiunge per il trasporto fino all’arrivo in reparto. L’operatore del blocco operatorio è autorizzato ad allontanarsi dal blocco stesso con la divisa pulita e deve cambiarsi al rientro nel blocco.
Durante il trasporto l’OSS, o l’infermiere se presente, tengono sotto controllo continuamente le condizioni del paziente, osservando eventuali segni di alterazione.
In particolare devono:
valutare lo stato di coscienza, ponendo al paziente domande semplici
se il paziente risponde senza difficoltà o dopo varie sollecitazioni continua il trasporto, ma segnala l’eventuale confusione all’infermiere cui affida il paziente in reparto
se il paziente non risponde:
se è vicino al blocco operatorio torna indietro, avvisando la sala operatoria;
se è distante contatta l’anestesista di guardia
valutare il respiro
se il paziente è eupnoico continua il trasporto
se il paziente è dispnoico o in apnea:
se è vicino al blocco operatorio torna indietro, avvisando la sala operatoria;
se è distante contatta l’anestesista di guardia
comunque nel frattempo
se il paziente è dispnoico solleva la testiera della barella
se il paziente è in apnea lo mette in posizione supina
se necessario
inizia BLS
valutare il colorito: se il paziente diventa cianotico:
se è vicino al blocco operatorio torna indietro, avvisando la sala operatoria;
se è distante contatta l’anestesista di guardia
valutare l’accesso venoso: se si riduce la velocità di infusione:
verifica il posizionamento dell’arto incannulato;
riferisce all’infermiere all’arrivo
valutare lo stato emotivo del paziente, se sono presenti ansia panico, dolore:
tranquillizza il paziente, gli parla;
riferisce all’infermiere all’arrivo.
Verso una rianimazione esterna
Il medico anestesista che ha contattato una rianimazione esterna contatta il collega per l’accompagnamento sia fino all’ambulanza sia all’esterno del Presidio.
Quindi avvisa il centralino per la chiamata del personale dell’ambulanza, specificando la destinazione del paziente ed il fatto che si tratti di un trasporto verso una rianimazione (per la scelta del mezzo di trasporto).
Arrivo in reparto
Il personale che ha effettuato il trasporto affida il paziente e la sua documentazione ad un infermiere del reparto, comunicandogli qualsiasi alterazione osservata durante il trasporto.
Il personale del reparto accoglie il paziente, garantendo la continuità assistenziale e la sicurezza, e lo sistema a letto.
L’OSS del trasporto riordina la barella.
Monitoraggio
Il monitoraggio dell’applicazione della presente procedura viene fatto attraverso la segnalazione in Direzione Infermieristica di eventuali eventi avversi occorsi durante l’accompagnamento dei pazienti.
I coordinatori infermieristici che accettano il paziente al ritorno dalla sala devono accertarsi che non sia capitato nulla durante il tragitto o, se si è verificato qualche inconveniente, verificare come è stato gestito.
In caso di non aderenza alla procedura devono segnalarlo alla Direzione Infermieristica.
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