Dubbioso Valerio 77,
innanzi tutto ti posso dire che non è mai troppo tardi per dare una volta alla propria vita, ma è anche vero che per ricoprire alcune figure professionali sono richieste alcune caratteristiche psico-fisiche; premesso ciò, leggendo il tuo post, sono sorpreso che tu scriva...
"da un lato mi sento a mio agio in ambito ospedaliero"
...ma, per tua stessa ammissione, dichiari anche che...
"le cose che più temo sono: feci, pulire il sedere e fare il bidet. Al momento i cadaveri. Vedere ferite aperte. Mi sento male proprio"
Fare l’igiene perineale – per capirci pulire il sedere dalle feci, cambiare pannoloni ed effettuare medicazioni a piatto di lesioni da decubito – sono il pane QUOTIDIANO dell’operatore socio sanitario.
Riguardo ai cadaveri, capita che si debba provvedere alla composizione della salma, anche senza lavorare in reparti critici (Pronto Soccorso, Medicina d’Urgenza, Geriatria, etc)...e tralascio di nominare strutture "particolari" qual è l’hospice, dove occorre anche una predisposizione psicologica.
E’ vero che ci sono molte opportunità per la figura dell’OSS, ma metti in conto che spesso le cooperative – che gestiscono più della metà della forza lavoro rappresentata dagli OSS – offrono contratti a tempo determinato rinnovabili.
Chiudo con un consiglio: se ti senti realmente a tuo agio in ambito ospedaliero, puoi sempre intraprendere professioni quali il fisioterapista, il logopedista, l’assistente sanitario che sono più qualificate e meglio retribuite.
Vs. Andrea