tante alternative un'unica volontà: lavorare nel sociale!Mi presento...

Salve a tutti, sono Martina e vorrei parlarvi un po' di me! Il mio interesse nel sociale ha origini lontane...figlia unica molto protetta dai genitori anche per piccoli problemi di salute che ho avuto...mi mostravo come una ragazza fragile, timida e insicura.Gli anni peggiori sono stati quelli delle medie e superiori; in particolare in questi ultimi la mia eccessiva sensibilità mi portava a farmi carico anche di situazioni di disagio vissute da persone vicino a me( bullismo tra compagne...con denunce varie)Mi chiedevo come mai non esistesse, almeno nella mia scuola, una figura professionale specifica che affrontasse questa situazione. Fu così che mi iscrivetti al corso di laurea in servizio sociale; tuttavia dopo il primo anno e altre situazioni spiacevoli le mie insicurezze riaffioravano...e a questo punto mi chiedetti se la mia insicurezza mi avrebbe mai permesso realmente di fare questo lavoro...In questo continuo conflitto...diverse volte ho pensato di mollare...ma non lo feci!E nonostante tutto, pur andando fuori corso,mi laureai con buoni voti, con microfono alla mano e voce squillante!Poi ci fu l'esame di stato per divenire assistente sociale ...sempre più vicino all'obiettivo...ma ancora paura!La prima volta non lo riuscii a superare...ancora tante paure...e umore spesso molto triste perchè non riuscivo a superare questo conflitto!Ma io stessa, insieme ad un'aiuto, decisi di risolvere questo conflitto...perdonai tutti e tutto, anzitutto le mie fragilità, rinascendo!Superai l'esame di stato...la mia scelta era diventata più consapevole... feci anche un corso privato come educatrice...e i vari tirocini in tutto questo percorso erano esperienze emotive irripetibili, soprattutto con gli adolescenti!Insomma il lavoro nel sociale oggi è una scelta a tutto tondo...e che non vuole arrendersi alla grave crisi di lavoro che mi rende ancora disoccupata.O assistente sociale o educatrice o oss ( mi sto iscrivendo al corso) ,pur essendo figure diverse,sono lavori che per me hanno un valore fortissimo!Volevo così condividere con voi questo mio percorso...probabilmente simile a quello di molti altri...di persone che hanno lottano per lavorare in questo campo da tanti punti di vista...e non mollano!Un mio augurio e un invito a tutti a non mollare... perchè i primi a riconoscere il nostro valore dobbiamo essere noi!!

Ciao, posso chiederti di che città sei?

Sei stata molto gentile a condividere la tua esperienza, soprattutto è bello sentire tanta determinazione nel raggiungere un obiettivo. Evidentemente le tua motivazioni sono davvero forti.

Sono di Chieti. Grazie, son contenta se ho trasmesso qualcosa di positivo!

Sono di Chieti. Grazie, son contenta se ho trasmesso qualcosa di positivo!

Marty buonasera...
La tua presentazione non mi raggiunge per caso...Mi è stato molto utile leggerti e provare inizialmente empatia nei tuoi confronti per poi fare un esame introspettivo...
Non si deve demordere o commiserare se stessi..
Impedimenti non dipendenti da noi se ne incontrano durante il cammino ma, noi non dobbiamo essere impedimenti per noi stessi..cosa che spesso mi è capitata e chissà se anche a te...
Dovrò avere più fiducia nelle mie capacità e impegnarmi con più costanza, me lo dico spesso ma, oggi con più determinazione....dopo aver conosciuto per sommi capi la tua storia. Grazie Marty... In bocca al lupo per tutto....

Grazie delle tue parole!In effetti per diverso tempo sono stata io l'impedimento di me stessa...ora non voglio commiserarmi e assumermi anzi le mie responsabilità!Tuttavia conosco tante persone molto dure con se stesse...io stessa spesso lo sono...ma ogni tanto bisogna ricordarsi che siamo tutti esseri umani con i propri pregi e i propri limiti...si fanno errori da consapevolizzare e poi si va avanti...E voglio dire un'altra cosa; non voglio che la mia determinazione nel voler fare questo lavoro mi porti di questi tempi a sbattere contro un muro...per così dire...Se un giorno, dopo innumerevoli tentativi, mi dovessi accorgere che per motivi personali o esterni non potrei fare questo lavoro...ne soffrirei tanto...ma anche qui mi assumerò la responsabilità di rimboccarmi le maniche e fare altro...io credo che la salute psico-fisica di una persona vada al primo posto...soprattutto quando per lavoro devi salvaguardare quella degli altri!Mi fa rabbia oggi pensare che molti professionisti nel sociale sono quasi lasciati soli a contatto con determinate situazioni ed emozioni.Si è vero sono persone preparate a questo...ma fino a che punto?Sono comunque persone...siamo comunque persone.